mercoledì 20 dicembre 2017

Le cose sante


Poiché le cose sante devono essere trattate santamente, e questo è il Sacrificio più santo, la Chiesa Cattolica, perché esso potesse essere offerto e ricevuto degnamente e con riverenza, ha stabilito da molti secoli il sacro Canone, talmente puro da ogni errore, da non contenere niente, che non profumi estremamente di santità e di pietà, e non innalzi a Dio la mente di quelli che lo offrono, formato com’è dalle parole stesse del Signore, da quanto hanno trasmesso gli Apostoli e istituito piamente anche i santi Pontefici. [...]

Se qualcuno dirà che il Canone della Messa contiene degli errori, e che, quindi, bisogna abolirlo, sia anatema. [...]

Se qualcuno dirà che il rito della Chiesa Romana, secondo il quale parte del Canone e le parole della consacrazione si profferiscono a bassa voce, è da riprovarsi; o che la Messa debba essere celebrata solo nella lingua del popolo; o che nell’offrire il calice non debba esser mischiata l’acqua col vino, perché ciò sarebbe contro l’istituzione di Cristo, sia anatema.

(Conc. Trid., Sess. XXII, 17.9.1562, Decr. de ss. Missæ sacrif., cap. IV; cann. 6, 9)

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