lunedì 23 ottobre 2017

Come dubitò Pietro


«Supponiamo, caro amico, che il comunismo fosse solo uno degli strumenti più evidenti di sovversione usati contro la Chiesa e le tradizioni della Rivelazione divina… Sono preoccupato per il messaggio che ha dato la Beata Vergine a Lucia di Fatima.
Questo insistere da parte di Maria sui pericoli che minacciano la Chiesa è un avvertimento divino contro il suicidio di alterare la Fede, nella sua liturgia, la sua teologia e la sua anima…

Sento tutto intorno a me questi innovatori che desiderano smantellare la Sacra Cappella, distruggere la fiamma universale della Chiesa, rigettare i suoi ornamenti e farla sentire in colpa per il suo passato storico…

Verrà un giorno in cui il mondo civilizzato negherà il proprio Dio, quando la Chiesa dubiterà come dubitò Pietro. Sarà allora tentata in credere che l’uomo è diventato Dio… Nelle nostre chiese i cristiani cercheranno invano la lampada rossa dove Dio li aspetta. Come Maria Maddalena, in lacrime dinanzi alla tomba vuota, si chiederanno: “Dove Lo hanno portato?”».

Cardinale Eugenio Pacelli (1876-1958), Segretario di Stato di Papa Pio XI, al suo amico conte Enrico Pietro Galeazzi.

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