venerdì 15 maggio 2015

Sacrificio e passione


«Dio si è fatto uomo nel Suo Verbo, nel Figlio, ma la Sua Essenza è immutabile ed ineffabile.

Il Verbo nasce come vero uomo ma verginalmente, dovendo mostrare la natura divina e soprannaturale che non conosce “maschio e femmina” come altalenante attrazione e repulsione ma unità interiore che si rivela nell’universo come ordine, come kosmos perfetto e non caos.

L’uomo divino “non prende moglie e marito” e non “genera figli per la successione” poiché queste sono preoccupazioni inerenti la vita terrena delimitata dallo spazio e dal tempo.

Se Cristo è Dio, come per il cristiano dovrebbe, non solo un grande maestro di saggezza, la Sua Incarnazione non è un abbassamento alla natura umana se non in funzione di “sacrificio” (fare sacro) e “passione” (ovvero passaggio) in vista della deificazione dell’uomo liberato dalla stessa legge di natura la cui trasgressione lo abbassa al di sotto della condizione umana.

Il Signore non attua la trasgressione ma l’assunzione della natura, la nostra natura, in tutto certamente, tranne che nel peccato, nell’attaccamento cupido alle creature.

Assumendola integralmente, non metaforicamente, ha potuto trasfigurarla, elevarla, e noi con Lui, se viviamo con Lui, in Comunione di vita».


Robert Robin Fer – Facebook, 10 novembre 2014

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