lunedì 21 gennaio 2013

Un lagnoso dispensatore di massime moralistiche


Se, come diceva Rousseau non c’è nulla da redimere perché l’uomo può salvarsi da solo, allora non c’è neppure bisogno di un Redentore.

«[…] D: A chi suggerirebbe, oggi, una visita dall’esorcista?  

R: A tutti quelli che promettono il paradiso in terra a colpi di riforme, volemose bbene e lotta alle barriere architettoniche. Filantropi, spiritualisti, segretari generali di organizzazioni umanitarie, leader animalisti, pacifisti ed ecologisti, politici buonisti e riformisti, capi di Stato che cinguettano che la politica è dialogo, politici dediti all’inciucio, anchorman della tv del dolore, dei buoni sentimenti, della solidarietà. Ma anche i “preti coraggio” televisivi o “di strada”, che organizzano le “partite del cuore”, allestiscono siparietti sociali nei varietà della domenica, invitano la gente a comprare il bonsai per la lotta alla spina bifida. Parlo delle categorie, non delle persone, naturalmente. Di tutti i guru del politically correct, categoria satanica per eccellenza.

D: E perché mai?
R: Perché pretende di cancellare il male, il peccato, il dolore, il conflitto, la diversità. Tutte realtà che non si vorrebbero vedere e che vanno esorcizzate. Magari cambiandogli nome. Se non c’è nulla da redimere, se l’uomo – come diceva quel cattivo maestro che era Rousseau – può salvarsi da solo, allora non c’è neppure bisogno di un Redentore. Il Vangelo diventa inutile, Cristo da Salvatore è degradato a lagnoso dispensatore di massime moralistiche. Sì, credo proprio che oggi l’Anticristo si aggiri in blue jeans e chitarra cantando la solidarietà, la tolleranza, le epiche gesta di Greenpeace. […]»

Stralcio di un’intervista a Vittorio Messori sul settimanale “Sette” del Corriere della Sera, 1996.


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