mercoledì 12 gennaio 2011

Nessuna costrizione nelle cose di fede

«Dio non si compiace del sangue, non agire secondo ragione, „σὺν λόγω”, è contrario alla natura di Dio. La fede è frutto dell’anima, non del corpo. Chi quindi vuole condurre qualcuno alla fede ha bisogno della capacità di parlare bene e di ragionare correttamente, non invece della violenza e della minaccia… Per convincere un’anima ragionevole non è necessario disporre né del proprio braccio, né di strumenti per colpire né di qualunque altro mezzo con cui si possa minacciare una persona di morte…»

Dal dialogo che il dotto Imperatore Bizantino Manuele II Paleologo (1350-1425), ebbe con un persiano colto su cristianesimo e islam e sulla verità di ambedue. Settimo colloquio.

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